giovedì 30 luglio 2015

Ricavare spazio nel sottotetto: alzare la copertura.



Ci sono casi in cui ristrutturare la nostra casa significa prevalentemente recuperare degli spazi, degli angoli del nostro appartamento che possono ritornare molto utili. Uno di questi è il recupero del sottotetto, alzando la copertura. Questo consente non solo di aumentare lo spazio disponibile, ma addirittura di ricavare una zona abitabile da uno spazio che inizialmente non era praticabile. 

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Ricavare spazio nel sottotetto

Ristrutturare la nostra casa alzando il sottotetto è una trasformazione importante, consigliata soprattutto negli appartamenti dei centri storici. La prima motivazione che induce ad alzare il sottotetto è per una questione di ricavare spazio all’interno della casa, ma non sono meno importanti altri tipi di valutazioni, come per aumentarne il valore commerciale traducendo l’intervento in un buon investimento.
Nel caso in cui sarà necessario intervenire con opere murarie, come ad esempio il rifacimento della copertura o l’innalzamento delle pareti portanti per ottenere le altezze richieste, è ovviamente sempre necessaria la valutazione preventiva di un ingegnere strutturista che si recherà in loco per verificare la staticità dell’edificio. 

                                                                        Sottotetto: uno spazio da vivere

Se il sottotetto in questione non era già stato predisposto dall’origine come spazio abitabile, va assolutamente verificata la solidità del pavimento, per accertarne la praticabilità senza pericolo, verificando che possa sopportare il peso di quanto vi andrà deposto.
Se la copertura è in buono stato e ciò che manca sono le altezze previste per legge, si potrà procedere abbassando il livello del solaio, ovviamente il proprietario del vano sottostante dovrà essere lo stesso. 
Se la strada precedente non è fattibile, sarà necessario procedere alzando le murature perimetrali, calcolando il peso sulla struttura portante che sarà gravato anche dal tipo di copertura scelta. 
A questo punto è necessaria la valutazione del tetto, che se è recente, si può valutare di preservarne la struttura, smontandola e rimontandola in loco, migliorandone così l’eventuale coibentazione, se quella presente non fosse sufficiente. 
Oltre al tetto, anche le pareti perimetrali del sottotetto andranno coibentate in modo adeguato, scegliendo di intervenire nella maniera più appropriata a seconda dello stato di fatto dell’immobile e del budget che si ha a disposizione. Ogni intervento di ristrutturazione andrà pianificato seguendo una logica di costi e benefici, soprattutto nel caso di ristrutturazione per aumentare il valore commerciale dell’immobile.

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Tra le altre cose non dobbiamo tralasciare la riqualificazione energetica dell’immobile, in cui rientrano tra gli altri gli interventi di coibentazione di tetto e pareti, l’installazione dei pannelli solari e pompe di calore e la sostituzione di serramenti a taglio termico, che permetteranno di accedere alle detrazioni fiscali del 65% (Ecobonus) destinate risparmio di consumo energetico degli edifici.

mercoledì 22 luglio 2015

Scelta del Climatizzatore: quali considerazioni fare prima di acquistare

Climatizzazione: quali caratteristiche deve avere?
Nel momento in cui si procede alla ristrutturazione di una casa, si pensa quasi subito a dotare l'ambiente di un impianto di climatizzazione estiva, che tornerà sicuramente molto utile nei mesi più caldi dell'anno, soprattutto per la loro capacità di deumidificare l'aria. L'alta percentuale di umidità rende infatti invivibili le abitazioni, specialmente quelle situate nei grossi centri urbani, aumentando notevolmente la temperatura percepita.
I fastidi maggiori provengono dalla combinazione del clima torrido e afoso a cui si aggiunge l'inquinamento atmosferico, con effetti decisamente negativi sull'apparato respiratorio, specialmente per le persone anziane e per chi soffre appunto di problemi di respirazione.
É molto importante non limitarsi ad acquistare un climatizzatore qualsiasi, ma informarsi attentamente per scegliere l'apparecchio più idoneo alle esigenze dell'ambiente in cui verrà installato e per garantire condizioni di benessere.
La domanda allora è: perché non prediligere un sistema di climatizzazione intelligente, che sia in grado di garantire un livello di temperatura e di umidità corrette, ma anche un ambiente più salubre e un’aria più purificata?
Altro fattore che va ad aggiungersi ai precedenti nella scelta del climatizzatore in funzione delle torride temperature estive, è la considerazione che questi macchinari possono integrare o a volte addirittura sostituire un impianto di riscaldamento per il periodo invernale.

climatizzatore, climatizzazione
Scelta del Climatizzatore



Efficenza, funzionalità e Design
Innanzitutto in fase di acquisto di un apparecchio di climatizzazione bisognerà prediligere parametri di efficienza e funzionalità ma anche porre grande attenzione alle qualità estetiche e alla compatibilità con l'arredamento dell’abitazione in cui l'unità dovrà essere installata.

Silenziosità ed efficienza energetica
Quando si tratta di un'istallazione di un impianto di climatizzazione nella propria abitazione è indispensabile che l'unità sia silenziosa e abbia prestazioni avanzate ma con bassi consumi. Un climatizzatore molto efficiente ma allo stesso tempo molto rumoroso crea disagi notevoli in caso di funzionamento prolungato, senza considerare che le prestazioni si pagano in termini di consumo energetico se non si orienta la scelta sui modelli che abbiano una classe energetica di classe A.

Regolazione automatica e filtraggio
Altra caratteristica importante di un impianto è l'automatismo e la possibilità di programmazione per poter impostare automaticamente la temperatura del condizionatore e di conseguenza memorizzare le impostazioni scelte, non perdendo tempo a ripeterle ogni volta.

Integrazioni Domotiche
Negli ultimi anni sono stati lanciati sul mercato anche unità di climatizzazione più avanzate, impianti dotati di integrazioni domotiche che, oltre alla programmazione, anche settimanale, permettono di controllare l’apparecchio da remoto, attraverso dispositivi mobili come smartphone o tablet.

Filtraggio
Per migliorare la qualità dell'aria e per evitare la diffusione nell'ambiente di virus e batteri è necessario controllare che l'unità di climatizzazione sia provvista di un filtraggio avanzato.

Il filtro deve essere facilmente smontabile per poter essere lavato con regolarità, in modo da poter mantenere la sua efficacia per almeno 10 anni.

giovedì 16 luglio 2015

DETRAZIONI FISCALI: quando si usufruisce della detrazione al 50% e quando della detrazione al 65%?



La legge di Stabilità ha prorogato fino al 31 dicembre 2015 dei bonus che riguardano il settore dell’edilizia. Tra gli interventi di cui si potrà usufruire delle detrazioni fiscali in 10 anni, rientrano anche operazioni quali l'installazione di sistemi di schermatura solare, tra cui si annoverano persiane o imposte. Ma quando si può fruire della detrazione al 50 e quando di quella al 65%?


Detrazioni fiscali fino al 65%

Il Governo ha varato un provvedimento molto importante che prevede che, per interventi che riguardano le ristrutturazioni edilizie, fino al 31 dicembre 2015 si potranno sfruttare le detrazioni fiscali. Le detrazioni della quale ci si può avvalere sono:
-       quella al 50% per lavori di ristrutturazione;
-       quella al 65% per opere di riqualificazione energetica dell’immobile.

La sostituzione di persiane o imposte con altre di finitura o colore diverso dà diritto alla detrazione fiscale per la ristrutturazione edilizia, che prevede la possibilità di detrarre dall’Irpef una quota pari al 50%. Nell’ambito della singola unità immobiliare la manutenzione ordinaria non dà diritto da sola alla detrazione: per godere della detrazione fiscale ci deve essere un intervento più ampio di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria sul singolo appartamento (che potrebbe essere ad esempio l’abbattimento dei muri divisori e la realizzazione di nuovi). Discorso a parte invece per i lavori nei condomini, dove i piccoli interventi di manutenzione ordinaria, come il cambio di persiane o imposte, sono sempre ammessi in detrazione se realizzati sulle parti comuni.
Per avere l’agevolazione fiscale della detrazione al 50% i pagamenti dovranno essere effettuati con bonifico bancario o postale, così come riportato nella guida dell’Agenzia delle Entrate e riportare nel dettaglio della causale il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Passo successivo per avere diritto alla detrazione fiscale è indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile,  conservare le fatture delle spese sostenute e le ricevute dei bonifici di pagamento.
Altro discorso è quello della sostituzione delle finestre per avere un incremento in termini di prestazione energetica. Rientra in questa casistica sostituire le vecchie imposte di casa con serramenti ad alto isolamento termico, circostanza in cui si potrà usufruire della detrazione fiscale al 65%.
Anche il solo acquisto e la posa in opera delle schermature solari daranno il diritto all’ecobonus, fermo restando che i componenti contengano la marcatura CE e siano conformi all’Allegato M del D.lgs. 311/2006 con limite massimo di spesa di 60.000 euro.
L’ecobonus, e quindi il diritto alle detrazioni fiscali, richiede anche il rispettare di alcuni requisiti che riguardano sia l’immobile sia le caratteristiche tecniche dei componenti. Nello specifico se insieme alle imposte si sostituiscono gli infissi (anche solo i vetri) con altri ad alto rendimento energetico, si ha diritto alla detrazione fiscale al 65%, conditio sine qua non è che l’immobile in cui verranno sostituite le imposte con gli infissi. Da un punto di vista tecnico, l’intervento di sostituzione che si va ad affrontare deve assicurare un valore di trasmittanza termica (cioè il coefficiente che misura quanta energia disperde il serramento attraverso la sua superficie) non superiore a quello limite riportato nella tabella 2 del D.M. 26 gennaio 2010 sotto riportata, che varia a seconda delle varie zone climatiche di riferimento.
Tabella con i valori della Trasmittanza Termica



mercoledì 8 luglio 2015

PORTE SCORREVOLI IN VETRO O A SCOMPARSA


Avete uno spazio limitato? Basta scegliere le porte scorrevoli in vetro o a scomparsa

State effettuando dei lavori di muratura o di ristrutturazione e vi state chiedendo quali porte scegliere per il vostro appartamento?
Prima di tutto è necessario fare alcune considerazioni, valutando bene non solo l’estetica della porta in se, ma anche lo spazio in cui la porta andrà inserita.
Se lo spazio per aprire e chiudere la porta è abbastanza limitato, conviene dirottare la vostra scelta su un modello di porta scorrevole, del tipo interno muro, nominata più comunemente a scomparsa, oppure anche da esterno muro se la parete è libera da arredi. 

Nel primo caso, cioè di porta scorrevole interno muro, la porta scorre per tutta la sua lunghezza dentro la parete, come dice il termine stesso fino alla completa scomparsa. All’apertura della porta l’anta entra in un controtelaio, cioè una struttura metallica progettata con caratteristiche tecniche variabili tenendo in considerazione che dovrà essere installata o in tramezzi a intonaco o in cartongesso.
Molti modelli di questo primo tipo di porte scorrevoli, non hanno stipiti né cornici coprifilo, per rendere l’effetto molto essenziale e minimal. Questi tipi di porte scorrevoli sono disponibili anche a doppia anta e in soluzioni fuori misura personalizzabili, con altezze variabili. 



Nella seconda versione, quella di porte scorrevoli esterno muro invece, nel momento in cui si apre, la porta scorre lungo la parete su un binario. Questi modelli di porta si trovano solitamente in commercio nelle misure standard di 80 cm di larghezza per 210 cm di altezza e non richiedono lavori specifici di muratura.
Caratteristica positiva di questo secondo tipo di porta scorrevole è la leggerezza dei materiali, in quanto non serve una guida a pavimento, bensì è sufficiente un perno di guida che scorre insieme al pannello. 
I modelli di porte scorrevoli in vetro, sono un’ulteriore variante, che conferiscono all’ambiente molta luminosità. Le lastre che costituiscono le ante sono assolutamente sicure poiché sono realizzate in vetro temperato, un tipo di cristallo che ha una resistenza fino a cinque volte maggiore rispetto al normale vetro e che in caso di rottura si frantuma in tanti piccoli pezzi non taglienti. Di solito le porte scorrevoli in vetro hanno finitura acidata, cioè con effetto satinato su una o entrambe le facce, ma esistono anche varianti laccate o decorate, per esempio con motivi floreali, stilizzati o tradizionali a seconda dello stile dell’infisso.

venerdì 3 luglio 2015

Devi ristrutturare casa? Primi passi per Ristrutturare casa


Devi ristrutturare casa e non sai da dove cominciare?
Prima di tutto quando ci si accinge a ristrutturare casa, la prima cosa da valutare è l’entità dei lavori di muratura e non che si andranno ad affrontare. Dopodiché è necessario stabilire quale sarà il prezzo al metro quadro che comporterà la ristrutturazione della casa. Infine c’è da valutare se si dovrà ristrutturare casa interamente oppure se la casa deve essere solamente riordinata.
Nel caso in cui si debba solamente sostituire il pavimento, rifare un bagno, rimodernare l’impianto elettrico o spostare una porta, non occorrerà richiedere permessi comunali, servirà invece la consulenza di un professionista per organizzare le fasi dei lavori di ristrutturazione della casa, dalla demolizione alle finiture, dalla richiesta di preventivi fino al rendiconto dei costi e dei prezzi proposti dalle imprese edili.
Nel caso in cui si dovrà ristrutturare casa completamente, bisogna prima di tutto valutare le proprie esigenze con l’architetto, che procederà con il rilievo degli spazi da ristrutturare, dopodiché potrà preparare e firmare i permessi da presentare al proprio Comune. La tempistica che sottende a questa prima fase “preparatoria” dipende molto dall’entità dei lavori che si dovranno realizzare, nel caso di un appartamento ci vorranno circa trenta giorni dalla presentazione della pratica per poter cominciare i lavori di ristrutturazione casa.
L’architetto proseguirà poi mettendo in pratica i progetti esecutivi, indicherà i materiali, le finiture e i colori, infine preparerà un elenco delle opere da realizzare e dei materiali da acquistare.
Spesso quando si acquista un appartamento si decide di ristrutturare parzialmente, intervenendo con imbiancatura, sostituzione di rivestimenti, sostituzione di prese e interruttori, interventi che non riguardano gli impianti elettrico e idrico-sanitario, né le strutture portanti.
Per la ristrutturazione degli impianti idraulici è richiesta una certificazione di conformità alle norme per le ristrutturazioni successive al 1990. Questo documento è rilasciato dall’installatore abilitato e regolarmente iscritto alla Camera di Commercio, che deve garantire che il lavoro è stato fatto a regola d’arte secondo quanto indicato dalla legge 46/90.
Per quanto riguarda l’impianto elettrico ci si deve accertare che sia stato rifatto e messo a norma, si procederà chiedendo la certificazione e facendo verificare da un elettricista esperto che i cavi siano idonei e che la potenza dell’impianto sia dimensionata sulla reale esigenza dell’appartamento.
Quando si decide di ristrutturare casa è molto importante tenere in considerazione delle norme per il risparmio energetico, nella fattispecie verificare che le valvole dei radiatori siano nuove o almeno del tipo che permette di intervenire su calorifero autonomamente, senza avere bisogno di regolare l’impianto di tutto lo stabile.
Altro fattore importante da tenere in considerazione nella ristrutturazione della casa è l’impianto a gas, chiedendone la certificazione dell’impianto. Se l’appartamento è termoautonomo, con caldaia alimentata a gas, bisognerà verificare che la posizione di fori di aerazione e tubi di esalazione siano effettivamente a norma.
A questo punto si potrà procedere nel dettaglio dei lavori di muratura della casa, iniziando con l’accertarsi che le pareti di separazione tra le unità immobiliari abbiano uno spessore di almeno 20-25 cm, per avere un corretto isolamento acustico. Nel caso in cui i muri fossero di 10-12 cm, sarà opportuno applicare almeno uno strato di materiale fonoassorbente.