lunedì 2 giugno 2014

Parquet, tutte le scelte da fare

Una pavimentazione in legno oltre ad essere bella comporta dei vantaggi ulteriori rispetto ad una normale e comune pavimentazione realizzata con piastrelle?



Quando si affronta la ristrutturazione all’interno di un appartamento una delle scelte più sofferte è quella che riguarda il tipo di pavimentazione da utilizzare.
In passato la scelta era più semplice, il pavimento era realizzato con le comuni mattonelle, scegliere tra queste voleva dire decidere le dimensioni e tutt'al più il tipo di colore o di rifinitura, se matta o lucida.

Oggi, invece, gli ampi studi eseguiti sui materiali che ci permettono di conoscere a 360° le loro caratteristiche e le loro proprietà, ci permettono allo stesso tempo di realizzare pavimenti con qualunque di essi, a partire da elementi in gomma, vetro, legno ecc… opportunamente sagomati secondo le esigenze del committente. Proprio il legno in questi ultimi anni ha assunto un ruolo rilevante nel mondo delle costruzioni.

Il bell’aspetto di un pavimento il legno rende l’ambiente più confortevole, creando senza dubbio una condizione di benessere psico-fisico nelle persone che vivono quello spazio, ma il legno è anche un materiale che gode di ottime proprietà, che fanno preferire il parquet ad altri tipi di pavimentazioni.

Quali sono le caratteristiche del pavimento in legno?

- e' un materiale facilmente reperibile

- è un buon isolante termico, quindi la sua scarsa conducibilità permette di mantenere gli ambienti caldi d’inverno e freschi d’estate

- è un buon isolante acustico, quindi attutisce bene tutti i rumori dovuti al calpestio e all’eventuale caduta di oggetti

- è molto facile da lavorare, quindi permette di realizzare elementi di qualsiasi forma e dimensione, inoltre la varietà delle sue essenze permette anche di creare dei decori piacevoli alla vista, al tatto e all’olfatto viste le molteplici profumazioni che può assumere

- ha una buona resistenza all’usura, quindi è un materiale durevole nel tempo, ovviamente sempre se manutenuto nella maniera opportuna. Infatti esistono dei procedimenti che vengono adottati sulle pavimentazioni in legno come la levigatura e la lucidatura che gli permettono di riacquistare quasi completamente le caratteristiche della prima posa




- è un tipo di materiale che si presta ad essere posato sul pavimento esistente senza comportare grosse complicazioni, in questo modo si assicura un notevole risparmio, che esonera il committente dalle spese di svellimento del pavimento esistente.



 
Scelta del parquet: formato, tipologia, posa in opera, geometria, finitura

Quando si sceglie una particolare tipologia di parquet l’aspetto principale di cui bisogna tener conto è la destinazione d’uso dell’ambiente in cui andremo a posizionarlo.

Qualora si volesse adottare il parquet anche in ambienti come cucine e bagni, che di solito presentano pavimentazioni con piastrelle perché considerati ambienti umidi, la scelta del tipo di essenza da utilizzare deve essere particolarmente accurata, infatti in ambienti di questo tipo si è soliti scegliere essenze particolarmente dure come il Teak o il Padouk che, che oltre all’umidità resistono bene anche a condizioni in cui si creano forti sbalzi termici.

Generalmente il parquet lo si ritrova in commercio sottoforma di listelli o listoni dalla forma rettangolare, il listello di parquet viene definito tale solo se presenta in superficie uno strato di vero legno dello spessore di almeno 2.5mm.



Quando si parla di parquet un’ulteriore distinzione va fatta tra il parquet massello, cioè quello formato da un unico strato di legno massiccio e il parquet stratificato, costituito invece da più strati, di cui solo il primo è di legno massiccio, legno nobile, i restanti strati sono costituiti da legno lamellare o multistrato.
 
Ma il parquet va distinto anche per differente tipologia di posa in opera, possiamo infatti parlare di parquet flottante (o galleggiante), parquet inchiodato e parquet incollato. 
Il parquet flottante di solito viene utilizzato quando si sceglie il listone di grosse dimensioni, questo tipologia può essere applicata anche su pavimenti esistenti, l’importante è che la superficie di base sia perfettamente planare, nel caso in cui non lo fosse è necessario intervenire con l’applicazione di un prodotto autolivellante. Questo sistema infatti si basa sul principio dell’incastro tra i singoli listelli, infatti non prevede l’utilizzo di nessun tipo di collante di base se non di piccoli strati di colla lungo gli incastri perimetrali e di adesivi da stendere lungo le scanalature dell’incastro.

Il parquet inchiodato, a differenza di quello flottante, necessita di una pedana di supporto anch’essa in legno, sulla quale poi saranno posizionate delle travi poste alla distanza di circa 30-50cm con una sezione di 3cmx3cmx5cm sulle quali poi i singoli listoni dai giunti maschio-femmina andranno poi successivamente inchiodati.
Di solito per questo tipo di parquet si utilizzano listoni dello spessore che varia da 1cm a 2.2cm , di larghezza che varia dai 6 ai 14 cm e di lunghezza che parte da 40-50 cm e può arrivare fino ad un massimo di 2 m.

Per questo tipo di parquet si possono verificare delle circostanze in cui la presenza di impianti impedisce la chiodatura in alcuni punti, in tal caso e possibile ricorrere laddove necessario ad un sistema misto di incollaggio e chiodatura.

Il parquet incollato è quello più diffuso in assoluto, i listelli vengono incollati su un pavimento preesistente o su una soletta di cemento, anche in questo caso è importantissima la planarità della superficie sulla quale si sta andando ad operare cosi com’è altrettanto importante che il fondo sia perfettamente asciutto, questo perché l’eventuale presenza di umidità andrebbe a danneggiare il parquet stesso. Si dispone quindi uno strato di colla facendo attenzione che questa non sia eccessiva tanto da creare delle imperfezioni nella successiva fase di posizionamento dei listelli.



La verniciatura prevede lo spennellamento della superficie con un primo strato di fondo, necessario per otturare i pori del parquet (essendo il legno un materiale poroso) e poi una serie di strati successivi che hanno la funzione di creare una pellicola protettiva che può essere a seconda del tipo di prodotto utilizzato lucida, semi lucida o opaca e va mantenuta nel tempo. 
 
La ceratura, prevede l’applicazione anziché di uno strato di vernice di uno o più strati di particolari cere per il legno. Sicuramente è una tecnica più costosa sia in termini di applicazioni che di manutenzione ma senza dubbio esalta maggiormente la bontà dell’essenza legnosa utilizzata.

Il trattamento ad olio, a differenza delle due tecniche precedenti, non crea una pellicola sulla superficie del legno, ma impregna lo stesso proteggendolo, donandogli lucentezza ma lasciandolo traspirare allo stesso tempo.
Anche questo tipo di finitura cosi come la ceratura risulta più costoso e necessita sicuramente di una manutenzione più accurata rispetto alla verniciatura.

In conclusione possiamo affermare che il parquet in un ambiente non è solo bello ma genera una condizione di benessere, legata soprattutto alla sua versatilità e alle sue caratteristiche.